“E non si sa a chi chiedere” di Matteo Marchesini su Il Foglio

La poesia di Anna Maria Carpi, ovvero la monotonia come ispirazione

Alla parola “monotonia” diamo quasi sempre un significato negativo. Anche in estetica. Eppure artisti notevoli e spesso grandi l’hanno eletta a musa. La loro opera si gioca tutta su pochissimi caratteri tematici e formali. Restano inchiodati a un’ossessione, oscillano tra gli stessi poli. Se il nocciolo poetico è solido, e inconfutabile come un’impronta digitale, allora la serialità può essere feconda. Si pensi a Giorgio Morandi, o a Sandro Penna.[Continua a leggere su Il Foglio]

Poesie da “E non si sa chiedere” su Nuovi Argomenti

ANNI CON NOI. Come li abbiamo amati.
Tutto comincia con un libertino,
un cane, era Cirino,
c’era la guerra, i miei erano in campagna,
lui la sera scappava e ritornava all’alba
infangato ferito a coda bassa:
un tempo eroico e non solo per lui.

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