Alla parola “monotonia” diamo quasi sempre un significato negativo. Anche in estetica. Eppure artisti notevoli e spesso grandi l’hanno eletta a musa. La loro opera si gioca tutta su pochissimi caratteri tematici e formali. Restano inchiodati a un’ossessione, oscillano tra gli stessi poli. Se il nocciolo poetico è solido, e inconfutabile come un’impronta digitale, allora la serialità può essere feconda. Si pensi a Giorgio Morandi, o a Sandro Penna.[Continua a leggere su Il Foglio]
Mese: agosto 2020
Poesie da “E non si sa chiedere” su Nuovi Argomenti
ANNI CON NOI. Come li abbiamo amati.
Tutto comincia con un libertino,
un cane, era Cirino,
c’era la guerra, i miei erano in campagna,
lui la sera scappava e ritornava all’alba
infangato ferito a coda bassa:
un tempo eroico e non solo per lui.
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