
Da domani, martedì 22 novembre, il nuovo libro di poesia di Anna Maria Carpi, L’aria è una, per Einaudi. Qui di seguito due poesie tratte dal volume
Casa non vera,
casa dell’abbandono,
i letti disfatti fino a sera,
nessuno che compra da mangiare.
Lui sta nella sua stanza a sognare
con suo fratello Nietzsche,
lei in quella accanto e cuce,
e fantastica e parla d’ingiustizie patite
e nessuno l’ascolta, sol l’inverno
coi suoi fiori di ghiaccio. E il mondo umano?
C’era una volta, in un paese lontano.
E la speranza?
È la bambina.
Poi ogni tanto un nonnulla
fa di loro due belve.
*
È novembre e dicembre – questo è inverno?
Non c’è piú una stagione.
Foglie a terra, ma è polvere di scena,
alberi come quinte, un teatrino
con nulla d’imminente.
Gente per via, neon ai pianoterra, uffici,
mattino, pomeriggio, uguali, grigi.
Ma viene sera.
Stendi la mano sul tuo drink
e guarda:
il neon blu il barista il banco acciaio
corpi facce e le bocche cosa stanno bevendo,
ascolta quel che dicono, ci sei
e anche loro ci sono e ci saranno.
Felicità. È strano ci sia ancora,
questo riso segreto sotto il cuore,
la voglia d’essere
d’esserci in mezzo agli altri,
e che tutto ha senso
e che c’è l’avvenire.