Anna Maria Carpi è nata nel 1939 a Milano, da madre emiliana e padre di origine irlandese*, autore di narrativa e di teatro. Ha studiato lingue e letterature straniere alla Statale di Milano. Ha vissuto a più riprese a Bonn, a Berlino e a Mosca. Ha insegnato letteratura tedesca all’Università di Macerata (1968-80) e alla Ca’ Foscari di Venezia (1980-2009) e dal 2001 insegna traduzione letteraria dal tedesco alla Statale di Milano. Vive a Milano. È autrice di un diario inedito di 15.000 pagine e di studi su Kleist, Th.Mann, Handke e sulla poesia tedesca del ‘900. Per le sue traduzioni dalla poesia tedesca (Nietzsche lirico, Benn, Celan, Enzensberger, H.Mueller, Gruenbein, Krueger) ha avuto nel 2012 il Premio nazionale per la traduzione. Nel settembre 2015 ha ricevuto il Premio Città di Sant’Elpidio a mare, per la miglior traduzione italiana della poesia straniera. È membro delle giurie del Premio Monselice e del Premio internazionale Wuerth di Stoccarda e dal 2013 dell’Akademie der Sprache und der Dichtung di Darmstadt. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Carducci alla carriera.
*Breve storia di un cognome: Il mio cognome è ebraico, ma io non sono ebrea. È documentato che Teresa, figlia di John e Mary Doyle, è stata battezzata “according to the rite of the Catholic Church” nella Pro-Cathedral di Dublino il 6 settembre 1846. Il certificato richiesto dai miei data del 6 settembre 1938, e questa data dice tutto. Ma quando, perché e come era venuta Teresa in Italia portando con sé Willy, suo figlio naturale? Con chi l’aveva fatto? In famiglia si diceva “con un lupo di mare” e ci si rideva. La ritroviamo a Pisa, sposata con l’ebreo pisano Benedetto Carpi, giramondo e uomo d’affari anche per conto del sultano d’Egitto e madre di tre figlie: ma il generoso ebreo aveva anche adottato Willy, dandogli il proprio cognome. Willy era il padre di mio padre. Che sciagura, diceva mia madre, ma sciagura non fu, la nostra arianità ci fu riconosciuta senza difficoltà
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