L’aria è una (recensione di Matteo Fantuzzi per Strisciarossa)

Finalmente viene dato il giusto risalto ad un’autrice nota ai più per la grande attività di traduttrice, tra tutti di Durs Grünbein, che ha saputo particolarmente rendere e caratterizzare col proprio lavoro, ma che al contempo negli anni ha saputo con importanti titoli affiancare a una propria stesura poetica mai banale. Anna Maria Carpi esce con L’aria è una per l’editore Einaudi nella prestigiosa collana Bianca, compensando alcune recenti scelte forse non altrettanto fortunate. L’esito è una analisi impietosa – mai abbandonata alla tristezza e certamente mai banale – della nostra società contemporanea e del rapporto maniacale con i mezzi di comunicazione non solo complessivi, ma rapportati fino all’infinitamente piccola realtà di ognuno di noi. [La recensione si può continuare a leggere su Strisciarossa]

“L’aria è una” recensione di Casalettori

Non ho misericordia di me stessa,

E non ho niente che mi abbracci dentro.”

Un centro da riempire di abbracci, di madri, di padri.

Assenze che si scompongono nella purezza di una ricerca stilistica.

Immagini che segnano il quadrato vuoto e dentro la forma geometrica perfetta c’è l’Io.

Un Io che assume sembianze differenti, si perde immergendosi nei ricordi, si confronta con ciò che è stato.

Lucido e implacabile il verso in una rappresentazione plastica che si avvicina alla prosa. [continua a leggere su Casalettori]

Dieci poesie da “L’aria è una” su Le parole e le Cose

Ieri sono uscite dieci poesie tratte da “L’aria è una”, Einaudi, sulla rivista Le Parole e le cose

UNA MADRE io l’ho avuta,
viva ardente
sempre via con la mente
inetta a vivere.
Sarà stata poi lei? Mai le ho dormito in grembo.
Era un uccello
che migrava
con le ali tarpate.
Così io non ho misericordia di me stessa,
e non ho niente che mi abbracci dentro.

[leggi le altre poesie a questo link: Carpi/Leparoleelecose